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Centro storico di Bologna: le innumerevoli bellezze della città dei portici

Se cerchi un hotel 4 stelle in posizione strategica, per raggiungere comodamente il centro storico di Bologna, Best Western Plus Tower Hotel Bologna è la scelta perfetta per te!

Da sempre importante crocevia tra il Nord e il Sud dell’Italia, Bologna nel corso della storia è stata legata all’influenza di diversi popoli e culture che hanno di volta in volta contribuito allo sviluppo economico e culturale della città. 
Sono centinaia le torri che conferiscono un’estetica unica alla città. In passato le famiglie benestanti le ergevano per difendersi da assalti e furti di nemici e famiglie rivali: la torre degli Asinelli e la Garisenda, entrambe pendenti, sono le principali rimaste integre.

Non puoi poi rinunciare a visitare Piazza Maggiore, con la Basilica di San Petronio, la Sala Borsa (la biblioteca civica) e la celebre statua del Nettuno all'interno della Fontana.

Il simbolo che ricorre ovunque in città e che l'ha resa famosa in tutto il mondo sono i suoi portici, che si estendono per quasi 40 km. Risalenti per lo più al tardo Medioevo. Queste strutture venivano utilizzate dagli artigiani perchè consentivano loro di lavorare con molta più luce, ma, allo stesso tempo, al riparo. I portici più famosi sono il portico ligneo della Casa Isolani, quello del Palazzo Grassi ed il portico delle Case Reggiani-Seracchioli. 

Se invece ami le sfide e sei un tipo atletico, puoi sempre percorrere il portico più lungo del mondo: quello di San Luca, che parte dalla città e conduce fino al Santuario dedicato alla Madonna di San Luca, sul Colle della Guardia. 

Da non perdere durante la visita a Bologna: 

Costruite ad inizio del XII secolo dall’omonima famiglia, oggi sono il simbolo della città. Le due torri sono entrambe pendenti e svettano all’orizzonte su via Rizzoli. A ricordo della funzione commerciale svolta nel medioevo, il portico sottostante oggi accoglie alcune botteghe di artigianato tipico. Imperdibile la salita lungo i 497 scalini della Torre degli Asinelli che offre un panorama mozzafiato sulla città e sui colli bolognesi.

Lo scopo del Palazzo, costruito nel 1562, fu quello di creare una sede unitaria dell’Università, fino allora suddivisa in diverse sedi. Tutto l’edificio è fittamente decorato da iscrizioni e monumenti celebrativi dei maestri dello Studio e da migliaia di stemmi e nomi di studenti. L’edificio rimase la sede dell’Università fino al 1803, per poi diventare la sede della Biblioteca Comunale.

All’interno del Palazzo dell’Archiginnasio è possibile ammirare il Teatro Anatomico, chiamato così per la sua caratteristica forma ad anfiteatro. Progettato nel 1673 per le lezioni anatomiche, è interamente realizzato in legno d’abete e decorato con le statue dei dodici celebri medici e dei venti più famosi anatomisti dello Studio Bolognese.

Considerata “la piazza dei bolognesi”, Piazza Maggiore si trova nel cuore della città e ospita i principali edifici del potere politico e religioso. Dando le spalle alla facciata di San Petronio, ci si trova di fronte il Palazzo del Podestà e il Palazzo Re Enzo, sotto i quali si incrocia il Voltone del Podestà. A sinistra chiude la piazza il Palazzo Comunale, e a destra il Palazzo dei Banchi da cui parte il portico più famoso che collega Piazza Maggiore all’Archiginnasio.

Costruita per volontà del Comune di Bologna nel 1390, la basilica avrebbe dovuto essere un’immensa croce e ognuno dei giganteschi bracci si sarebbe dovuto affacciare su una piazza. Per motivi economici, il progetto fu ridotto e solo il braccio più lungo fu completato. Nonostante ciò, la Basilica di San Petronio rimane una delle chiese più grandi del mondo.

Affacciato sull’omonima piazza, il complesso è conosciuto anche come le “Sette Chiese”. La basilica è, infatti, formata da una complessa e originale articolazione nella quale i diversi edifici sacri, tra loro adiacenti, mirano a ricostruire i luoghi sacri di Gerusalemme. Costruito sulla struttura di un tempio dedicato alla dea Iside, il complesso è stato ridotto da sette a quattro chiese mediante i restauri attuati tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del Novecento.

 

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